Una Bibbia tutta da ridere. È quanto promette lo spettacolo di e con PAOLO CEVOLI, con la sua rilettura del testo, che l’Associazione propone.
“È il libro dei libri, il best seller dei best seller, da tutti conosciuto anche se non da tutti letto”, spiega lo stesso Cevoli.
Cevoli rilegge queste storie come una grande rappresentazione teatrale, dove Dio è il “capocomico” che si vuole rappresentare e far conoscere sul palcoscenico dell’universo. Dio è il “Primo Attore” che convoca come interpreti i grandi personaggi della Bibbia. E forse anche ognuno di noi è protagonista e attore e può scoprire anche l’ironia e la comicità di quella della Grande Storia.
Scritto e interpretato da Cevoli, l’attore sul palco è affiancato da tre cantanti: Daniela Galli, Silvia Donati e Cristina Montanari, la regia è di Daniele sala, mentre gli arrangiamenti musicali sono di Davide Belviso.
Le prevendite sono aperte. I biglietti si possono acquistare in prevendita presso il Centro Odeon, in via Vinelli, 28:
lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9.30 alle 12.00;
martedì, mercoledì e giovedì dalle 16.00 alle 19.00.
Cari amici vi invitiamo a partecipare all’evento “MUSICA & GUSTO” che si svolgerà nelle vie di Lavagna venerdi 14 luglio a partire dalle h18:00.
Saremo presenti con il nostro stand in via Matteotti, lato Carrefour, dove proporremo i nostri “testaieu” (realizzati secondo la ricetta del nostro amico “Bosco”) e illustreremo le nostre iniziative, spiegando quali progetti stiamo sostenendo.
Il ricavato della serata sarà utilizzato per i nostri progetti.
La serata è stata tutto tranne che un sentimentale e retorico commemorare chi non c’è più ma piuttosto un susseguirsi di spunti utili perché ognuno potesse giudicare oppure farsi domande sulla propria vita, potendo sperimentare nei volti delle persone che il Mistero opera anche in circostanze misteriose come il dolore, come il tempo non lenisca il dolore ma se vissuto in rapporto con il Mistero possa svelare il senso delle cose.
All’inizio dell’incontro Alessandro ci ha detto cosi:
“Oggi, 12 anni fa, Simone nasceva al Cielo. Aver scelto questo giorno per presentare il libro dell’amico Marco non è casuale. Due vite eccezionali che nel mistero della morte si sono unite: Marco, con la sua affezione commovente per Gesù, testimonia che una vita appassionata e felice è possibile! Simone mi ha regalato la possibilità di guardare il Mistero della morte con una nuova simpatia, desiderando di diventare suo “amico” per imparare ad approfondire l’amicizia con Gesù. E vivere così una vita piena, col cuore ferito che grida tutto il suo desiderio di pienezza. Non è casuale neanche il vederci qui, dove Simo passava dalla sua casa alla sua casa, accolto e guardato per il dono che era ed è. Questo mondo tende a censurare il dolore. Sempre. Io mi ero fatto censurare anche sulla morte di mio figlio… Non pensarci per non soffrire. A parte che è impossibile, ma quale assurdità è questa? Nei miei amici Gallo ho visto il gusto di una domanda prepotente… Affondare la questione non per nostalgia ma come grido al Mistero che ci abbraccia sempre.”
Colpisce anche quello che ci ha detto Paola, la mamma di Marco, quando nel suo intervento ha sottolineato che “…la vita non è fatta per la morte, la vita non è negativa perchè esiste la morte altrimenti Dio non ci vorrebbe cosi tanto bene..“, oppure la grande maturità delle sorelle di Marco, capaci di guardare alla vita di Marco come spunto per aprirsi al Mistero oppure per non censurare le “grandi” domande che ognuno porta dentro ed infine il racconto del papà Antonio, che ci ha parlato della sua presa di coscienza del grande “Incontro” che aveva fatto Marco.
Tutti ci hanno sottolineato la curiosità di Marco difronte alle domande di significato, il suo desiderio di voler conoscere questo Mistero che aveva incontrato nella realtà e di come, con l’aiuto della Chiesa, questa conoscenza possa essere accompagnata e fatta crescere.
Spunti che provocano ad ognuno domande sul senso della vita, sulla gioia e sulla sofferenza che tanti nostri amici vivono quotidianamente ma che grazie alla testimonianze che abbiamo ascoltato aiutano a comprendere quanto la vita abbia bisogno di essere lasciata riempire della Presenza di Dio.
Per destinare il 5X1000 alla nostra Associazione si deve compilare la scheda del 5X1000 presente nel modello 730 o nel modello Unico, firmando nel riquadro indicato come “sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale…” indicando in quel riquadro il codice fiscale della nostra Associazione:
vi invitiamo a partecipare al nostro primo evento di inizio Estate 2017 !
Questo evento si svolgerà nell’Area Feste della Scuola Maria Luigia di Chiavari, nelle due serate di venerdi 9 giugno e sabato 10 giugno, dove oltre a poter gustare alcune delle nostre specialità potrete ascoltare la musica proposta dai nostri amici,”The Flintstones” e “Stephan Wintour & the green card”.
Il ricavato di questa serata sarà destinato al progetto di sostegno di uno dei nostri bimbi speciali.
Il 10 novembre, in occasione del decennale della nascita dell’Associazione Amici di Simone Tanturli, si è svolto al Teatro Cantero di Chiavari uno spettacolo condotto dal nostro amico Sandro Giacobbe e da Marina Peroni.
Gli ospiti intervenuti a titolo gratuito, hanno contribuito a rendere speciale questa serata.
Carlo Pastori con Walter Muto, Davide De Marinis, Leon Cino, Timothy, Dino, Julia Burduli, Carmine Faraco e Vittorio Podestà.
L’Associazione “Amici di Simone Tanturli” nasce nel 2006 su iniziativa di un gruppo di amici che ha sorretto e accompagnato la famiglia del piccolo Simone nel corso della sua breve vita.
“I doni grandi si fanno strada nel mondo usando della magnificenza della natura! Il fiore è sbocciato con il sole caldo di maggio, il 25 maggio 1999, il cielo blu di un’intensa primavera e gli alberi carichi di fiori. Un bimbo particolare, un bimbo unico, un bimbo speciale: un bimbo come tutti i bimbi attesi, voluti, amati fin dal primo grumo vibrante di cellule. Ma Simone, fin da subito, ha gridato al mondo d’essere voluto e, soprattutto, che ci sarebbe stato! La sua vita ha segnato tutti, grandi e piccini. Ha fatto alzare la testa e lo sguardo al Cielo e a quel Dio che gli si è coricato addosso, rendendo le mani e gli occhi suo padre e sua madre, le mani e gli occhi di un amore che sempre più diventava servizio. Servizio di gente sconosciuta che è diventata amica.”
Chi ha conosciuto Simone ha potuto guardare il Mistero che lo ha voluto così, unico!
E tutti si sono messi a servizio, non di un bimbo disabile e bisognoso, ma di un Amore donato che pian piano li ha resi amici di una circostanza inattesa che nel tempo ha cambiato il loro cuore.
L’eccezionalità della morte di Simone è in ciò che ha permesso di vivere questa circostanza in modo umano, cioè in un modo coincidente a ciò che il cuore di tutti desidera: la felicità.
Ciò che ha reso possibile vivere questa circostanza in modo umano è stato l’incontro con l’Avvenimento cristiano, che si è dilatato a partire dai genitori di Simo, Francesca ed Ale, agli amici che con loro hanno condiviso questa circostanza in una trama di rapporti sempre più ampia.
L’associazione non ha come scopo quindi quello di tenere vivo il ricordo di una persona che non c’è più, e neppure quello di risolvere tutti i problemi dell’handicap che sono infiniti, ha come scopo quello di affermare Cristo, come il Papa ci ricorda, come il punto cui guardare nell’affronto della realtà tutta intera.
I progetti che l’associazione in questi anni ha sostenuto partono tutti dall’affronto di singoli casi, che vanno dal bisogno di reperire fondi per il sostegno scolastico, all’acquisto di attrezzature specifiche, al supporto di specialisti… ed altro ancora, questo senza la pretesa di risolvere tutti i bisogni che le famiglie con figli disabili hanno, ma ciò che ci muove è il desiderio di vivere con loro questa circostanza, non come una disgrazia, ma come occasione di crescita insieme a loro, ecco così che quello che per la mentalità comune è un di meno, diventa la circostanza per affermare un positivo.
All’Associazione aderiscono volontari che danno liberamente tempo e mezzi, animati dalla certezza che solo insieme è possibile portare qualunque peso senza esserne schiacciati, e che la vita è sempre, in ogni circostanza, un dono prezioso, da valorizzare e difendere.