Non solo esperti ma testimoni. La vita tra stupore e pianificazione.

Sabato 30 giugno presso l’area esterna della Scuola Maria Luigia si è svolto l’incontro con il prof. Pierluigi Strippoli dal titolo: Non solo esperti ma testimoni. La vita tra stupore e pianificazione.

Il Professore, docente di genetica presso l’Università di Bologna, sta portando avanti un progetto di ricerca (unico al mondo) per la cura di persone affette da Sindrome di Down.

Abbiamo avuto l’onore di incontrarlo e di ascoltare la sua esperienza che ha messo a tema la sua dedizione a quest’opera, in un tempo in cui spesso prevale una logica di rifiuto, che predilige pianificare anziché accogliere l’altro, un figlio, come dono, come valore a prescindere da uno stereotipo di perfezione.

Moderatrice dell’incontro Dott.ssa Rosanna Serio. Al tavolo insieme al prof. Strippoli e a Claudia Sanguineti, una mamma che ha testimoniato la sua esperienza.

 

Il Prof. Strippoli ha lanciato uno studio sistemico della sindrome di Down basato sulla integrazione di dati clinici, biochimici, genetici e bioinformatici allo scopo di identificare nuove possibilità di cura per la disabilità intellettiva associata a questa forma di trisomia.

L’esperienza del Prof. Strippoli parte dall’interesse per il Prof. Jérôme Lejeune, il più grande genetista del novecento, che ha dedicato la vita ai bambini down, alla ricerca sulla trisomia 21 e alla sua cura.
La storia del prof. Jérôme Lejeune si è incrociata due anni fa, con la vita del prof. Strippoli. Si occupava di tutt’altro fino a quando la sua professoressa di Genetica, allieva di Lejeune, gli parla delle sue ricerche, proponendogli di riprenderle. Strippoli dapprima rifiuta l’invito, poi accortosi che la ricerca sulla sindrome di Down era ferma, decide di iniziare la sua avventura con un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna. Da allora il Prof. Strippoli (marchigiano di Fermo), non lascerà più questo filone di ricerca, nonostante la difficoltà a reperire fondi e gli ostacoli con cui dovrà fare i conti. Decisivo sarà l’incontro a Parigi con i responsabili della Fondazione Lejeune, che tengono vivo il ricordo e le scoperte del grande genetista francese. Toccante l’incontro con la moglie oggi ottantacinquenne che mostra a Strippoli tutti i libri del marito, e lo esorta a visitare i pazienti Down. Strippoli rimane segnato da questo invito e decide, a 48 anni, di seguirlo, iniziando a visitare i pazienti Down, per conoscerli da vicino. Vive un’esperienza professionale e umana incredibile, vicina a quella che il Prof. Lejeune faceva quotidianamente con i suoi pazienti.

L’incontro è stato organizzato in collaborazione con Anffas Tigullio Est Chiavari, Movimento per la Vita Tigullio e Villaggio del Ragazzo.

 

 

NON SOLO ESPERTI MA TESTIMONI. LA VITA TRA STUPORE E PIANIFICAZIONE

Sabato 30 giugno presso l’area esterna della Scuola Maria Luigia si è svolto l’incontro con il prof. Pierluigi Strippoli dal titolo: Non solo esperti ma testimoni. La vita tra stupore e pianificazione.

Il Professore, docente di genetica presso l’Università di Bologna, sta portando avanti un progetto di ricerca (unico al mondo) per la cura di persone affette da Sindrome di Down.

Abbiamo avuto l’onore di incontrarlo e di ascoltare la sua esperienza che ha messo a tema la sua dedizione a quest’opera, in un tempo in cui spesso prevale una logica di rifiuto, che predilige pianificare anziché accogliere l’altro, un figlio, come dono, come valore a prescindere da uno stereotipo di perfezione.

Moderatrice dell’incontro Dott.ssa Rosanna Serio. Al tavolo insieme al prof. Strippoli e a Claudia Sanguineti, una mamma che ha testimoniato la sua esperienza.

 

Il Prof. Strippoli ha lanciato uno studio sistemico della sindrome di Down basato sulla integrazione di dati clinici, biochimici, genetici e bioinformatici allo scopo di identificare nuove possibilità di cura per la disabilità intellettiva associata a questa forma di trisomia.

L’esperienza del Prof. Strippoli parte dall’interesse per il Prof. Jérôme Lejeune, il più grande genetista del novecento, che ha dedicato la vita ai bambini down, alla ricerca sulla trisomia 21 e alla sua cura.
La storia del prof. Jérôme Lejeune si è incrociata due anni fa, con la vita del prof. Strippoli. Si occupava di tutt’altro fino a quando la sua professoressa di Genetica, allieva di Lejeune, gli parla delle sue ricerche, proponendogli di riprenderle. Strippoli dapprima rifiuta l’invito, poi accortosi che la ricerca sulla sindrome di Down era ferma, decide di iniziare la sua avventura con un gruppo di ricercatori dell’Università di Bologna. Da allora il Prof. Strippoli (marchigiano di Fermo), non lascerà più questo filone di ricerca, nonostante la difficoltà a reperire fondi e gli ostacoli con cui dovrà fare i conti. Decisivo sarà l’incontro a Parigi con i responsabili della Fondazione Lejeune, che tengono vivo il ricordo e le scoperte del grande genetista francese. Toccante l’incontro con la moglie oggi ottantacinquenne che mostra a Strippoli tutti i libri del marito, e lo esorta a visitare i pazienti Down. Strippoli rimane segnato da questo invito e decide, a 48 anni, di seguirlo, iniziando a visitare i pazienti Down, per conoscerli da vicino. Vive un’esperienza professionale e umana incredibile, vicina a quella che il Prof. Lejeune faceva quotidianamente con i suoi pazienti.

L’incontro è stato organizzato in collaborazione con Anffas Tigullio Est Chiavari, Movimento per la Vita Tigullio e Villaggio del Ragazzo.